A volte capita che una persona che consideriamo un mito, un mentore, diventi prima nostro cliente e poi nostro amico.
A me è successo con un grande professionista che non ha bisogno di presentazioni, perché il suo nome e la sua fama lo precedono. Ed è stato così gentile da concedermi l’intervista che riporto di seguito.
Buongiorno Riccardo, il tuo nome e la tua fama ti precedono, soprattutto qui sui social. Per chi si occupa di brand o lo studia non occorrono presentazioni. Mi piacerebbe comunque che ci dicessi brevemente di cosa ti occupi, nel (raro) caso in cui ci fosse qualcuno che ancora non ti conosce.
Cerco di accorciare le distanze tra le persone e il loro pubblico, di aiutarle a comunicare meglio, in modo più coerente, efficace e produttivo. Questo lo faccio gratis con la mia opera di divulgazione oppure a pagamento attraverso consulenze e corsi.
Leggendo i tuoi libri e i tuoi post è evidente quanta importanza tu attribuisca alla relazione con le persone, alle quali doni ogni giorno contenuti preziosi. Cosa ci puoi dire in proposito?
Il fine ultimo dei contenuti è la relazione. Le attività di personal branding sono molto diverse dal gestire un e-commerce, in cui il rapporto col cliente può non esserci. La relazione è un aspetto fondamentale.
I contenuti sono al centro della tua comunicazione, cosa pensi della famosa affermazione “content is the king”? Ritieni anche tu che sulla forma si possa chiudere un occhio (o anche due)?
Senza il contenuto non esiste il marketing, lo dice Kotler. La modalità con cui si comunica, le parole che usiamo e le percezioni che eroghiamo sono le artefici della nostra fortuna. Ho una cura maniacale per ogni parola che inserisco nelle mie comunicazioni. È facilissimo essere fraintesi o esprimersi male; le persone, anche se sembrano distratte, notano i particolari e sulla base di questi formano le loro decisioni.
È per questo che hai deciso di affidarmi la revisione dei tuoi post e della newsletter che mandi via mail tutti i venerdì?
Esatto, avevo bisogno di qualcuno che convalidasse le mie comunicazioni. Quando scrivo un contenuto arriva il momento in cui mi sfuggono dettagli o errori. Anche Umberto Eco e tutti i più grandi hanno avuto questo genere di aiuto, io che non sono un grande scrittore ne ho bisogno ancora di più.
Cosa è cambiato da quando collaboriamo?
Sono più rilassato, quando premo il tasto ‘pubblica’ o ‘invia’ sono più sicuro della qualità della mia comunicazione.
A chi consiglieresti questo tipo di servizio?
A chiunque scriva per un pubblico.
Sei autore di diversi libri di grande successo, tra cui Dimmi chi sei e Fai di te stesso un brand; hai scritto anche la prefazione al libro di Dorie Clark The long game. Ora stai lavorando a qualcosa di nuovo?
Sto ragionando su qualcosa di totalmente nuovo, ma essendo in uno stadio embrionale è inutile fare anticipazioni. Avrò bisogno del tuo aiuto.
Wow, che emozione! Non vedo l’ora di saperne di più, e credo di non essere la sola.
Non ti rubo altro tempo perché so che sei sempre impegnatissimo. Grazie mille per l’attenzione che mi hai dedicato, e per avermi scelta a collaborare con te: è un grande onore e un immenso piacere.